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savonaroliani | 293 |
dice a Dio, e questa opera a ogni modo andrá innanzi, e se tu amazzerai me, Idio per uno ne susciterá dieci.
Se Dio mi lascia aprire la chiavetta, io farò stupire tutto el mondo; pregate Dio che la s’apra, perché aperta quella, s’aprirranno dimolte altre cose.
Tertia Dominica Quadragesimae.
Firenze, Firenze, tu sarai turbata. Egli è vero che tu arai tutti e’ beni che ti sono stati promessi; ma a questo non repugna che sia amazzato quello o quell’altro, e che caggia una casa addosso all’altra, e che ci abbia a essere uno grande fracasso.
Tu hai voglia che ti sia arsa la casa, e di capitare male innanzi che tu ti unisca, e di poi si fará l’unione a Firenze; e non repugna a quello che ho detto qui, abbi a essere uno grande fracasso ed uno grande sangue; non dico giá che gli abbi a essere a ogni modo.
Firenze, se tutto el mondo ti fussi contro, guarda quello che io dico, che io me ne voglio ridere, e se non gli scacciamo tutti fammi ardere in sulla piazza.
Lunedí post tertiam.
Scrivi a Roma che l’ha a essere reprobata, e che Dio eleggerá Ierusalem un’altra volta.
Questa veritá io sono parato a difenderla contro a tutto el mondo ed insino alla morte, e difenderolla con ragione e con cosa ancora fuori di ogni ragione, quando io te lo dirò.
Martedí post tertiam.
O Italia, o Roma, io ti darò nelle mani di gente che ti dissiperá insino ai fondamenti; condurrò tanta pestilenzia che poca gente resterá; condurrò in Italia ed in Roma uomini bestiali, uomini crudeli che saranno affamati come leoni e come orsi, e morrá tanta gente che stupirá ognuno; credetelo a questo frate, che non sará gente che sepellisca e’morti: andranno gli uomini per le strade gridando: — chi ha morti gli porti fuora, — e rarificherassi la gente in modo che ne rimarranno pochi: nascerá l’erba per le strade delle cittá.
Le parole di Amos s’adempieranno in questo tempo, secondo che io ti espongo; e voglio che tu sappia stamattina, che quello che io t’avevo a dire prima a semplice parole, io te l’ho a dire