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Aveva anche, mentre che queste cose si facevano, procurato con Sedunense il pontefice, acceso come prima dall’odio contro alla libertá de’ fiorentini, che le genti che aveano concedute al re di Francia fussino svaligiate; delle quali quelle che sotto Luca Savello erano con l’esercito, in numero di cento vent’uomini d’arme e sessanta cavalli leggieri (perché Francesco Torello con l’altre era rimasto alla custodia di Brescia), avevano, innanzi che i franzesi passassino il fiume del Po, ottenuto il salvocondotto da Sedunense e la fede da Giampaolo Baglione e quasi tutti i condottieri viniziani di potere ritornarsene in Toscana: ma essendo, secondo la norma ricevuta da essi, alloggiati a [Cremona], i soldati viniziani con consentimento di Sedunense gli svaligiorno; il quale, secondo che alcuni affermano, vi mandò, perché piú sicuramente potessino farlo, dumila fanti: atteso che insieme con essi alloggiavano le compagnie de’ Triulzi e del grande scudiere, le quali per essere quasi tutte di soldati italiani aveano, medesimo, ottenuto salvocondotto di passare. Svaligiate che furno, mandò subito Sedunense a dimandare a Cristofano Moro e a Polo Cappello proveditori del senato la preda fatta, come appartenente a svizzeri; i quali non la concedendo, e andando un dí poi nel campo de’ svizzeri per parlare a Sedunense, furno quasi come prigioni menati a Iacopo Stafflier loro capitano, e da lui condotti al cardinale furno costretti promettere in ricompenso della preda seimila ducati, non parendo conveniente che d’altri fusse il premio della sua perfidia: con la quale cercò anche che Niccolò Capponi oratore fiorentino, il quale ritiratosi a Casal Cervagio avea ottenuto salvocondotto da lui, gli fusse dato prigione dal marchese di Monferrato.

Stimolava in questo mezzo il senato, desideroso di attendere alla recuperazione di Brescia e di Crema, che le sue genti ritornassino; le quali il cardinale intratteneva sotto colore che andassino insieme co’ svizzeri nel Piemonte contro al duca di Savoia e il marchese di Saluzzo, che aveano seguitato le parti del re di Francia. Ma essendo dipoi cessata questa cagione, per la moltiplicazione grande del numero de’