Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/227

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XXII.

Nuove decisioni contro Pisa. — Ribellioni di Valdichiana e di Arezzo.— Impresa di Vitellozzo. — Riscossa fiorentina: energica azione di Alamanno Salviati e della signoria. — Vitellozzo restituisce tutto. — Riacquisto di Pistoia. 1502. Successe lo anno 1502, anno di grandissimi movimenti e variazione per la cittá nostra; nel principio del quale parendo a’ cittadini di essere per lo apuntamento fatto col re, sicuri da potere essere molestati, volsono gli animi alle cose di Pisa, alle quali, poi che e’ franzesi vi furono a campo, si era atteso poco; e consultandosi quello fussi da fare, si conchiuse che e’ non fussi di andarvi a campo perché la spesa sarebbe grande, e si grande che la cittá esausta e piena di molti carichi la potrebbe male comportare; di poi la impresa sarebbe difficile, perché noi non avavamo a soldo uomini di qualitá, né ci era in Italia chi condurre se non e’ Vitelli e gli Orsini riputati inimici nostri, ed ei marchese di Mantova che non si poteva tórre perché se ne sarebbe dispiaciuto al re di Francia suo inimico; eraci poche altre arme di qualitá, e quelle erano obligate a’ viniziani ed al re di Spagna, come el conte di Pitigliano, signore Bartolommeo d’AIviano ed e’ Colonnesi; e però non si poteva fare uno esercito potente da andare a campo a Pisa, e quando si potessi fare, che e’ pisani erano si ostinati e valenti nelle arme, e la cittá loro si munita e piena di artiglierie e cose necessarie al