Vai al contenuto

Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/231

Da Wikisource.

in Arezzo per provedere ed empiere la cittadella di fanti per assicurarsi della terra, ne conferí col capitano, e sepponla si bene governare, che innanzi fussino forti si publicò. Gli aretini, vedendosi scoperti, presono le arme, e preso Guglielmo ed Alessandro Galilei che vi era capitano e Piero Marignolii podestá, gridorono «libertá» e si ribellorono. Udito el romore, el vescovo che era in Arezzo fuggi nella cittadella, e cosi alcuni uficiali fiorentini che vi erano, e Bernardino Tondinelli ed alcuni altri aretini affezionati alla cittá. Dèttonne e’ ribelli subito aviso a Vitellozzo, el quale dolendosi che la cosa era scoperta troppo presto ed innanzi al di disegnato, in modo che lui non era in ordine, ne venne con pochi cavalli in Arezzo, dove per parecchi di furono si pochi provedimenti e poche forze, che è manifesto che se vi si mandavano le gente nostre, non avevano opposizione a entrare in cittadella e di quivi facilissimamente recuperare la terra; ma non si fece, o perche cosi fussi a qualche buono fine ordinazione di Dio, o perché la fortuna volessi ancora giuoco de’ fatti nostri, e farci con nostro danno tenere pazzi e da pochi.

Venne la nuova di questa ribellione in Firenze a di... di giugno a mezzanotte; e di tratto la signoria, che ne era gonfaloniere Francesco d’Antonio di Taddeo, mandò pe’ collegi e pe’ principali cittadini della cittá; e proposto el caso e dimandati e’ pareri, alla pratica pareva che importando Arezzo quanto faceva, non s’avessi rispetto alle cose di Pisa, né alla vittoria si sperava di di in di di Vicopisano dove erano a campo le gente nostre, ma si mandassino subito a Arezzo innanzi che la cittadella si perdessi o e’ nimici vi ingrossassino piú. E’ collegi, come fanno gli uomini da pochi ed ignoranti, insospettiti cominciorono a credere che questa nuova di Arezzo non fussi vera, anzi cosa finta da’ primi cittadini, e’ quali volessino per questo modo indiretto impedire lo acquisto di Vicopisano; e la fondavano in sul credere che per avere occasione di mutare el governo, desiderassino che la cittá stessi in affanni continui e Pisa non si riavessi. E però consigliorono che le gente non si levassino di quello di Pisa anzi