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Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/327

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XXX.

Arti del cardinale de’ Medici per riconciliarsi i fiorentini. — Matrimonio di Filippo Strozzi con la figlia di Piero de’ Medici e conseguenze in Firenze. — Continua l’azione contro Pisa. — Lega contro Venezia. Cacciati che furono e’ Medici di Firenze, e restata la cittá nel governo populare, furono e’ portamenti di Piero altieri e violenti, secondo la natura sua bestiale, e molto alieni dal ritornare nella cittá; perché egli aveva a presupporre che la cittá benché conquassata e smembrata del dominio di Pisa e delle altre terre, era pure rimasta si potente, che s’egli aveva a entrarvi per forza, bisognava che avessi una forza ed uno appoggio molto grande ed estraordinario, in modo che era tanto difficile, che e’ si accostava allo impossibile. E però doveva pensare che la principale parte che lo potessi rimettere in casa sua, sarebbe stata l’avere qualche benivolenzia nella cittá, e cosi tenere modi di addolcire gli inimici sua, mostrando di conoscere che l’avessino cacciato meritamente per lo errore di avere voluto negare el passo al re di Francia, e nondimeno scusarsene collo essere stato giovane e male consigliato; ma che aveva imparato, in modo che in futuro, se mai ritornassi nella cittá, presterebbe fede a’ cittadini da bene e prudenti, e vorrebbe che lo stato ed el governo lussi piú loro che suo; cosi ancora standosi in quiete e non suscitando movimento alcuno, né tenendo pratica del ritornare con potentati italiani o esterni, mostrare di non