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Pagina:Guida d'Udine.djvu/50

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46 GUIDA

mentre in ambedue è effigiata l’adultera. L’uno è del Carneo, l’altro d’ignoto maestro di scuola veneta, e dir puossi bellissimo.


SAN PIETRO

Al viaggiatore entrante per la porta d’Aquileja, questa è la chiesa, che primiera s’affaccia. Era parrocchia un tempo, ma attesa la sua picciolezza, fu poscia abolita e soppressa. Varie opere debolissime del Venier scorgevansi nel soffitto, come pure nella navata. La venuta dello Spirito santo di Pietro Antonio Novelli d’un colorito abbastanza buono, e d’uno stile altronde meschino formava la tavola dell’altar maggiore.

LA MADONNA DEL CARMINE

Si incominciò a edificare nel 1521.1 la chiesa così intitolata, e dopo essere stata sede prima dei Carmelitani, indi dei Francescani, attualmente è ridotta in parrocchia. Sant’Alberto carmelitano che risana un infermo è di Pietro Ricchi Lucchese, discepolo di Guido, che morì in questa città2. Esso però apparisce piuttosto un chiaroscuro, che un quadro. Nell’altare del beato Odorico Mattiussi da Pordenone è osservabile in marmo la tomba di lui operata da Filippo Santi veneziano. Questi è parente di Giovanni Santi morto in Venezia l’anno 1390, quando peravventura non sia egli, equivocando sul no-

  1. Palladio p. 2. 144.
  2. Lanzi scuola veneta.