Pagina:Guida della città e provincia di Bergamo.djvu/33

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valli e coi commerci del piano, estese le due branche orientale e meridionale, che formarono mano mano i due Borghi di S. Leonardo e di Pignolo. La discesa si fece lenta e tardi: nè prima forse del 1100 i detti Borghi si compresero nel recinto della città. Ha dieci porte ed un’estensione smisurata a danno di quel centro di vita e di movimento che si desidera in una città.

Venendo dalla Stazione s’entra per Porta Nuova, di moderna costruzione, e si ha subito di facciata il locale della

Fiera.

Un antichissimo mercato di sole bestie, poi di merci, che si teneva in un luogo detto Prato di S. Alessandro, diede origine alla Fiera. Prima le botteghe erano mobili e di legno; nel 1740, per associazione dei mercatanti si fabbricarono di vivo in N. di 450, distribuite sopra un area quadrata, suddivisa in isole pure quadrate, colle vie che tutte rispondono al centro, con dodici ingressi e quattro torrette sugli angoli ed una bella fontana con alberi nei mezzo. Il disegno della fiera e della fontana è di Gio. Battista Caniana architetto ed intagliatore bergamasco.

Il passeggio più frequentato è quello del Sentierone, che costeggia il lato orientale della Fiera. In cima al quale, a destra venendo da Porta Nuova, trovasi la