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riconciliazione. 67

sul labbro di Paolina, che fu tentata di dire: — ma, voi signora, abborrite anche il lavoro dei santi! voi per amore di ozio preferite all’opera meritoria esercitata nel mondo, l’asceticismo sonnolento che non ha valore, poichè, cappuccina per avversione alla fatica, è virtù che non so intenderla!

E fissò gli occhi in viso all’ospite.

— Assolutamente non divido le tue massime, e vorrei per il bene tuo, Cecilia, che rinunziassi alla follia di un sacrifizio che non riuscirai a sostenere.

— Iddio avrà misericordia di me.

— Comincia ad avere pietà di te stessa. Il passo è terribile, nè io vorrei su la mia coscienza il rimorso d’averti spinta con un solo consiglio.

Cecilia, sorrise un po’ bieca.

— Voi dunque, Paolina, non vorrete neppure contribuire alla sollecita effettuazione del mio unico desiderio, con un’offerta generosa?

— Quale offerta?