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di guittone d'arezzo 185

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Talvolta la donna — e non per falsitá — dice di no, ma fa diverso sembiante.


     Eo non credera giá ch’alcuno amante
se possa de la sua donna dolere,
ca, ’n tutto ’l men, no sia sí bene istante,
che ’n vista alcuna mostrai ben volere;
   5 e ciò ch’el cher farebbe il simigliante,
se ’l se potesse far con bel parere.
Or, se no dice, e fa de sí sembiante,
dèvela l’om però falsa tenere?
     No certo giá, s’è donna di bon pregio,
 10che dice no, perché non vol mostrare
ch’aggia talento, poi nond’ha podere;
     ché senza frutto aver no vol dispregio:
sembiante fa perché deggia sperare
che donar vol, se tempo e’ sa cherere.

93

Sforzandosi a chieder mercè, vincerá l’orgoglio.


     Or dirá l’omo giá che lo podere
ciascuna donna ha ben, poi che le piace,
e pote bene istar tanto in piacere
che vero dice, e tanto ch’è fallace;
   5 e s’ha gran voglia e piccolo savere,
loco e podere assai vede verace,
ch’a poca voglia e gran senno, vedere
non po prendere e far ciò che conface;
     donqua chi ama peni a valer tanto,
 10che ’n obrianza metta lo savere
e cresca voglia, se di lei vol vanto.
     Per lo gran forzo de merzé cherere
vincerá orgoglio e gravoso ischianto,
che contr’a ciò non po fianza tenere.