Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/245

Da Wikisource.

di frate guittone d’arezzo 241

187

La scienza.


     De vertú de scienzia, il cui podere
e valor grande po nullo stimare,
merto avan t’è; però che savere
condur vertú vol tutte e allumare.
     5E dico, poco onne vertú valere
e onni bono, u’ ben no scienzia appare.
Vivanda sale e pan mensa rechere,
ma via piú vertú scienza in onni affare.
     Scienzia è luce, cibo e medicina,
10scudo e spada, che difende e vince:
grandezza, onore fa sovra ben tutto.
     No è giammai, seguendo essa, roina;
e onni bon, con lei tenendo, vince,
e, senza lei, di parte onn’è corrotto.

188

L’umiltá.


     Tu, costante e sicuro fondamento
de vertú tutta e guardia, umilitate,
for cui del tutto vanno in perdimento
perdon, grazi’ ed onor, e son sdegnate;
     5e in cui prendon pregio e piacimento
e da Dio e da om son meritate.
Teco tenendo, nullo è cadimento,
ni male alcun sor te ha podestate.
     Tu onni iniqui e rei vinci de leve,
10non sol corpo ma core seguon tee;
diavol conquidi e Dio fai che voi fare.
     Al poder tuo non po poder, né deve;
ben è beato quelli, ove ben see,
e dove no, miser del tutto appare.

Le rime di Guittone d’Arezzo. 16