Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/168

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et grata ne la sua audentia et reverento verso il facto consiglio, consultando le occurentie del reale stato, visse in ogni tempo et fortuna cum grandissima modestia, temperantia et religione in gesti et in parole. Non facea come alcune regine, duchesse et comitesse, overo quelle, che vogliono il titolo de l’alte matrone, le quale o per lasivia, o per sensualità usano costumi et parole puerile et a le volte bestiale, così nel stare in camera lasivando, come nel mangiare, et sì come nel dormire, parendo a loro per la sua fortuna tali costumi et vita convenirsi. O bestiale loro estimatione, che non pensano che quanto la persona è più excelsa et de generosità splende, tanto più vituperevole sono in loro li vituperosi costumi, et flagitii, come le machie ne la candide veste! Et tal cum loro de sue lasività se ride per piacerli, che dipoi ne fa scherno doppo loro, judicandole impudiche; ma vivendo cum