Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/67

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_ 67 — mio famiglio che ho spedito per Fulda.

Cosi ragionando s’ erano messi dentro alla stanza, dove il pellegrino depose il suo berretto, e il suo mantello, ed una cassettina, ed una valigia che si recava in braccio. Trasse fuori altresì uno stiletto ed un pajo di pistole che adagiò sulla tavola. Andrès s’ era accostato al letto di Giorgina dove ella stava coricata senza conoscenza. Vi si accostò pur anco il forestiei'o che guardando l’ ammalata, tutto pensoso ne prese la mano, e ne consultava con raccoglimento i polsi; quando Andrès disperato sciamò: — « Oh mio Dio ella muore 1 — » Il pellegrino gli rispose che no, e di voler essere tranquillo. Non manca a vostra moglie che un buon nutrimento, e per adesso ho un ristorativo che le farà assai bene.

Io non son medico, ma solamente mercatante; ma siccome m’ intendo un poco di medicina, tengo più d’ un segreto.

A queste pai ole 1’ estranio aperse la sua cassetta, ne trasse un’ ampolletta, e fece cadere alcune goccioline d’ un liquore rossigno s’ un pezzetto di zucchero imboccandone 1’ ammalata. E poi trasse dalla valigia mi suo flaschetto pieno di / — 68 —