Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/186

Da Wikisource.
174


Assalin smentisce questa affermazione, urlando: «È una infame calunnia!»; ma un altro teste conferma la deposizione di Landa.

Questi aggiunge, poi, che recentemente, quando ferveva la discussione sulla caccia col marchese di Mac-Mahon, Assalin, con il suo fedelissimo Acate-Rouget, gli portarono una nota da inserire sul suo giornale; nota la quale non poteva non inasprire la questione e che egli si rifiutò di pubblicare.

Interrogato, Rouget, rifiuta ogni spiegazione, mentre Assalin ripete, che ciò è falso.

Prima di dare la parola a Carraby, che viene a sostenere le ragioni della sventurata vedova de Saint-Victor, parte civile, il presidente fa mostrare ai giurati le sciabole con le quali avvenne lo scontro. Quella di Assalin è ancora tinta di sangue. Vi sono pure le sciabole fatte venire da Parigi da Bouillet. Sono armi meno pericolose; la lama è più stretta e i tagli sono meno affilati.

Dopo le deposizioni, il signor Carraby prende la parola in nome della parte civile. La vedova di Saint-Victor è a Châlons; ma il suo avvocato per un sentimento facile a comprendersi, non ha voluto ch’ella venisse all’udienza. La famiglia è rappresentata da un fratello e da un cognato dell’ucciso.

L’arringa, commovente, calorosa e simpatica di Carraby favoreggia a meraviglia la causa per la quale ci vuole prima di tutto il cuore. L’avvocato della vedova non ha fatto la menoma allusione a compenso in danaro; ha chiesto una vendetta pubblica in nome di una vedova e di una orfanella, contro colui, che innanzi tempo le ha private del marito e del padre; contro colui che ha spezzata la felicità loro.

Carraby fa un parallelo tra de Saint-Victor, un gentiluomo, un nobile povero, non degradato, ma sollevato dal lavoro, marito modello, che aveva sposato una donna ricca e che ha restituita la dote per salvare il suocero da una crisi commerciale.

Questa famiglia onesta, nella quale non ci sono mai entrate donne, le quali abbiano guadagnato milioni col sacrificio del pudore; egli la pone a confronto di Assalin, un