Pagina:I Paralipomeni del Lucifero.djvu/29

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canto primo. 23

295Pettin facendo alle invadenti ciocche,
Indi argine l’orecchio. Tormentosa
Correa la destra intanto all’arcuato
Onor del labbro e le affilate punte
Ne attorcigliava con solenne gesto.
300Poi come al varco delle labbra imposti
Furon gli estremi delle dita e il breve
Triplice scoppio di sua tosse uscì,
Dal picciol petto che il febeo consunse
Terribil foco gorgogliante l’onda
305Dell’epico suo carme si devolse.

    E cantò come dai profondi abissi,
Alle vampe sfuggito ed al bitume,
Levasse il pellegrin volo alla vetta
Del Caucaso l’Eroe, fremente l’alma
310Di umanitario amor, lieta giurando
Vendetta all’uomo dei patiti oltraggi:
E come di lassù, auspice l’antico
Crocifisso di Giove, all’alta impresa
Movesse e come ne tremasse il cielo
315Presago omai di sua rovina.1 Oh sante
Aure di Tempe, ove l’eroe concesse

  1. Lucifero, canto I.