Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/300

Da Wikisource.

293

alla badessa il giorno antecedente.) “Vi aspettano, e tutti gli occhi saranno sopra di voi. Dignità e disinvoltura. La badessa vi domanderà che cosa volete: è affare di formalità. Potete rispondere che domandate d’essere ammessa a vestir l’abito in quel monastero dove siete stata educata così amorevolmente, dove avete ricevute tante finezze: che è la pura verità. Porgete quelle poche parole con un fare disimpacciato, che non s’avesse a dire che v’hanno imboccata, e che non sapete parlare da voi. Quelle buone madri non sanno nulla dell’occorso: è un segreto che debbe restar sepolto nella famiglia. Però non fate una faccia contrita e dubbiosa, che potesse dar qualche sospetto. Mostrate di che sangue uscite: manierosa, modesta, ma ricordatevi che in quel luogo, fuori della famiglia, non v’è nessuno sopra di voi.”

Senza aspettar risposta, il principe si mosse, Gertrude, la principessa e il principino gli tennero dietro, scesero le scale; e in carrozza. Gl’impicci e le noie del mondo, e la vita beata del chiostro, principalmente per le giovani di sangue nobilissimo, furono il tema della conversazione, durante il tragitto. Sul finir della via, il principe rinnovò le istruzioni