Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/247

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riveder Lucia, e spiegarsi una volta con lei. Ma Bortolo, con buona maniera, aveva sempre saputo torlo giù da quella risoluzione.

“Se v’hanno da andare,” gli diceva, “v’andranno anche senza di te; e tu potrai andarvi dopo, con tuo comodo; se tornano col capo rotto, non sarà egli meglio esserne stato fuori? Disperati che vadano a far la strada, non ne mancherà. E, prima che vi mettano i piedi....! Per me, sono eretico: costoro abbaiano; ma sì; lo stato di Milano non è mica un boccone da ingoiarsi così facilmente. Si tratta della Spagna, figliuol caro: sai che negozio è la Spagna? San Marco è forte a casa sua; ma ci vuol altro. Abbi pazienza; non istai bene qui?.... Capisco quel che mi vuoi dire; ma, se è destinato lassù che la cosa riesca, sii sicuro che, a non far pazzie, riuscirà anche meglio. Qualche santo ti aiuterà. Credi pure che non è mestiere per te. Ti par che convenga lasciare d’incannar seta, per andare ad ammazzare? Che cosa vuoi fare con quella razza di gente? Ci vuol degli uomini fatti apposta.”

Altre volte Renzo si risolveva di andar di nascosto, travestito e sotto falso nome. Ma anche da questo, Bortolo seppe distorlo ogni