Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/250

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“Ah ah!” disse Bortolo: “tu l’hai scampata tu. Buon per te!”

“Sono ancora un po’ male in gambe, come vedi, ma, quanto al pericolo, ne son fuori.”

“Eh, che vorrei esser io ne’ tuoi piedi. A dire: sto bene, le altre volte, pareva di dir tutto; ma adesso conta poco. Chi può arrivare a dire: sto meglio; quella si è una a bella parola!”

Renzo, detto al cugino qualche cosa di buon augurio, gli fece parte della sua risoluzione.

“Va, questa volta, che il ciel ti bendica,” rispose quegli: “cerca di schivar la giustizia, come io cercherò di schivare il contagio; e, se Dio vuole che la ci vada a bene a tutti e due, ci rivedremo.”

“Oh, torno sicuro: e se potessi non tornar solo! Basta; spero.”

“Torna pure accompagnato; che, se Dio vuole, lavoreremo tutti, e ci faremo buona a compagnia. Solo che tu mi ritrovi, e che a sia finito questo diavolo d’influsso!”

“Ci rivedremo, ci rivedremo; ci abbiamo da rivedere!”

“Torno a dire: Dio voglia!”

Per alquanti giorni, Renzo si diede a fare esercizio, onde provare e far tornare le forze;