Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/334

Da Wikisource.

329

ivi ficcò egli più attentamente gli occhi; ma, non gli riuscendo di scoprirvi entro nulla di più, li levò anch’egli colà dove tutti tenevano fissi i loro. Rimase tocco e compunto dalla venerabile figura del dicitore; e, con quel che gli poteva restar d’attenzione in un tal punto d’aspetto, intese questa parte del solenne ragionamento.

“Diamo un pensiero ai mille e mille che sono usciti per di là;” e, col dito levato sopra la spalla, accennava dietro sè la porta che mette al cimitero detto di san Gregorio, il quale allora era tutto, si può dire, una gran fossa: “diamo attorno un’occhiata ai mille e mille che rimangon qui, troppo incerti donde siano per uscire; diamo un’occhiata a noi, così pochi, che ne usciamo a salvamento. Benedetto il Signore! Benedetto nella giustizia, benedetto nella misericordia! benedetto nella morte, benedetto nella salute! benedetto in questa scelta che ha voluto far di noi! Oh! perciò l’ha voluto, figliuoli, se non per serbarsi un picciolo popolo corretto dall’afflizione e infervorato dalla gratitudine? se non a fine che, sentendo ora più vivamente come la vita è un suo dono, ne facciamo quella stima che merita una cosa data da Lui, la impieghiamo