Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/355

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mine di poter prestar, servigi all’altra, che s’era trovata aggravatissima. Ora che questa pure aveva passato il pericolo, si facevano compagnia e animo e guardia a vicenda, s’erano promesso di non uscir del lazzeretto, se non insieme; e avevan pur presi altri concerti, per non separarsi nè anche dappoi. La mercantessa che, avendo lasciata sotto la custodia d’un suo fratello commissario della sanità, la casa e il fondaco e la cassa, tutto ben fornito, era per trovarsi sola e trista padrona di troppo più che non le bisognasse a vivere comodamente, voleva tener Lucia con sè, come una figliuola o una sorella; al che questa aveva aderito, pensate con che gratitudine a lei e alla Providenza; ma solo per fino a quando potesse aver novelle di sua madre, e intendere, come sperava, la volontà di essa. Del resto, riservata com’era, nè della promessa dello sposalizio, nè dell’altre sue avventure straordinarie, non aveva mai toccato un motto. Ma ora, in un tanto concitamento d’affetti, ella aveva almen tanto bisogno di sfogarsi, quanto l’altra desiderio d’intendere. E, stretta con ambe le mani la destra di lei, si fece tosto a soddisfare alla domanda, senz’altro ritegno, fuor quello che i singulti ponevano alle dolenti parole.