Pagina:I vecchi e i giovani Vol. II Pirandello.djvu/187

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L’ultima crudeltà doveva compiersi così sopra di lei, e, perchè fosse più iniqua, per mano stessa dei figli. Ora, vegliandola e piangendo, i figli le dimostravano, piuttosto, dimostravano a sè stessi, che non erano stati loro a compierla. Se ella, per tutto ciò che aveva fatto, non poteva pagare per il figlio, bisognava che pagasse così, ora. Giulio lo sapeva; e, pur sapendolo, non aveva potuto impedirlo. Doveva parlare, spingerla a quella morte, darle il crollo. La aveva poi raccolta su le braccia, e ora le rincalzava le coperte e le stringeva attorno alle braccia lo scialle nero di lana, per ripararla dall’ultimo freddo, e andava in punta di piedi, perchè nessun rumore arrivasse più a quel silenzio. Anche il volo d’una mosca sarebbe stato di più, ora, oltre a quello che egli aveva fatto, perchè doveva.

Un pensiero, se non fosse anche di più la sua vita, il suo respiro, dopo quello che aveva fatto, gli era anche passato per la mente.

Fuori di quella madre, fuori della Sicilia, egli, fin da giovinetto, aveva preso mondo. Era vissuto senza nè ricordi, nè affetti, nè aspirazioni, quasi giorno per giorno: freddo, svogliato, ironico, sdegnoso.

D’improvviso, quando men se l’aspettava, il destino della sua famiglia aveva allungato una spira a involgerlo, a invilupparlo, e lo aveva attratto a sè e piombato là, a rinsertarsi, a riaffiggersi alla radice, da cui s’era strappato; a sentire tutto ciò che non aveva voluto mai sentire, a ricordarsi di tutto ciò, di cui non aveva voluto mai ricordarsi.

La fine di colei, che aveva sempre e tutto sentito, e di tutto e sempre si era ricordata, schiantata ora dall’urto con cui egli era tornato a inviscerarsi in lei, non doveva essere adesso anche la sua fine?

Schiantato il tronco, schiantati i rami.