Pagina:I versi latini di Giovanni del Virgilio e di Dante Alighieri, Venezia, 1845.djvu/79

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GIOVANNI DEL VIRGILIO

A DANTE ALLIGHIERI.

Egloga responsiva.

Mopso.


 
     Sott’esso a caso ai colli irrigui, dove
     Macchiata variamente il niveo crine
     Ninfa procace la Savena incontra
     Il verde Reno, addentro il nativo antro
     5Chiuso m’aveano — I giovani torelli
     A lor posta pascean le rive erbose;
     L’agne mordean le tenerelle fronde,
     I capri i dumi, ed io che far potea...,
     Se in quella selva io solo era, e garzone?
     10Amor di liti alla città condotti
     Avea ben altri a turba, ed a quel tempo
     Nè Nisa a me, nè rispondeva Alessi,
     Usi a seguirmi entrambi; io col ricurvo
     Ferro le canne idrauliche temprava,
     15Solo conforto alle mie cure — ed ecco
     Titiro risuonar lunghesso il lido
     D’Adria, fra il rezzo dell’ombre gradite,
     Che i densi pini in lungo ordine posti,
     E levandosi al ciel, gittan sui prati,
     20Al genio sacri del loco natio,
     Mentre spargon di mirto olezzo, e il suolo
     D’erbe odorose e fior vestono a nembo;
     Là ’ve il monton fluviatile non lascia