Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/466

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parte seconda 389
Dottrina Confuciana. Dottrina Cristiana.
5. 5.
«L’uomo è libero; soltanto il destino ha limiti. Rompere que’ confini è cosa inutile, anzi dannosa». «La volontà dell’uomo (non la libertà) e la volontà di Dio (la libertà, non il capriccio), nelle loro lotte, formano il vero problema etico».
6. 6.
«Tutte le virtù hanno un legame immediato con la virtù dell’umanità o dell’amor del prossimo (jên), che è la virtù per eccellenza». «Le virtù cristiane sono: fede, speranza e carità. A queste si unisce la preghiera, che mette l’uomo in comunicazione, con Dio, e in relazione col mondo avvenire».
7. 7.
«Ogni pubblica virtù presuppone le virtù private. Per la qual cosa il Savio (Kün-tse) prende di mira il conseguimento di quest’ultime; le quali non si riferiscono ad altro, che ai vincoli dell’uomo come figliuolo, come fratello, come padre di famiglia, e come suddito». «Il Cristianesimo similmente non concepisce l’uomo come un individuo astratto; ma come uno che, mentre si trova in relazione con Dio, è nondimeno in continua relazione co’ suoi simili. I vincoli tra gli uomini diventano più intimi, più puri e perciò più nobili e più durabili, per mezzo dei vincoli spirituali».
8. 8.
«I gradi, pe’ quali si arriva alla perfezione, sono: conoscenza, sodezza di mente, rettitudine di sentimento e di cuore, cultura di sè stesso, governo della famiglia, governo dello Stato».1 «Pel Cristiano la perfezione sta nel pentimento e nella conversione; le quali virtù conducono mano mano, con l’aiuto della grazia di Gesù Cristo, alla giustificazione e alla santificazione».

  1. Vedi a pag. 366.