Pagina:Il Canzoniere di Matteo Bandello.djvu/41

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6. 1787, Piemontesi illustri, di G. Francesco Napione, Torino, Briolo; per Bandello al tomo V.

7. 1813, Ecuba di Euripide, traduzione in versi di M. Bandello, edita da Guglielmo Mansi, Roma.

8. 1816, Rime di Matteo Bandello, tratte da un codice della R. Biblioteca di Torino e pubblicata per la prima volta dal dottore Lodovico Costa, Torino, vedova Pomba e Figli, MDCCCXVI, precedute, pp. 273 sgg., dalla Vita del Bandello scritta dal conte Gianmaria Mazzuchelli (pp. xxiii) con ritratto del Bandello e con un «Saggio del carattere del Bandello» riproduzione dell’autografo sonetto: «Se mai sarà chi queste rime prenda».

9. 1818, Vite ed Elogi di illustri italiani, di G. Francesco Napione, Pisa, Capurro, in 3 tomi, al II l’Elogio di M. Bandello, che nella prima edizione sopracitata è al tomo V.

10. 1907, Sei sonetti inediti di M. Bandello [dalla Biblioteca Marciana di Venezia] a cura di Mario Mandalari, Nuova Antologia, 16 giugno.

11. 1907, Un altro sonetto del Bandello [da un codice Campori ora all’Estense] a cura dello stesso, ivi, 16 luglio.

12. 1908, Rime inedite di M. Bandello, a cura di Erasmo Pèrcopo [dal cod. CLXXXIX dell’Oratoriana di Napoli] in Rassegna critica della letterat. ital., XIII, pp. 49 sgg. — Del Pèrcopo medesimo è uno studio su A. Cammelli e i suoi sonetti faceti in Studi di lett. ital., VI, 802 sgg., che interessa citare per quanto qui si dice a p. 32.


13. 1511, Calipsychia di Lazzaro Tomaso Radino-Tedesco, Milano, Gottardo da Ponte.

14. 1600, Poemata omnia in duas partes, etc, Julii Caesaris Scaligeri, in Bibliopolio Commeliniano.