Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/99

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Del medesmo broccato in fin a terra
     Per lungo al muro un ricco panno scende,
     Ch’in ogni banda il mur candido afferra,
     2212E non poca honoranza al luogo rende,
     Un bel procinto in quadro il tutto serra,
     E v’entra solo chi al servitio attende,
     E par ch’ ambrosia, e nettar giu dal Cielo
     2216Piova alla mensa del dorato Velo.

Dalla sinistra banda in fin al fregio
     Di grado in grado una credenza ascende,
     Che pe'l molt’or d’inestimabil pregio,
     2220Negli occhi un foco di splendor t’accende,
     Fatto è per man d’un fabro in l’arte egregio
     Quanto di vasi d’or vi si distende,
     Honorerebbe questa al suo valore
     2224Un Papa, un Re, un magno Imperadore.

I tersi vasi d’or d’ogni grandezza,
     Ch’usar si suol passan di lungo il segno,
     Et ornan la superba lor vaghezza
     2228Sotto gli intagli di non poco ingegno,
     Simil credenza, e di tanta ricchezza
     Non viddi unquanco, in alcun stato o regno,
     Che a riguardar di tant’oro il colore
     2232Rallegra, e infiamma ogni agghiacciato core.