Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/133

Da Wikisource.

Quel son io: giá l’udiste, vedete
Prova tal, eh1 a voi stessi
Fede negar non lice.
Ecco, lasciando il corso antico e noto,
Per incognito mar l’onda incontrando
Del re de’ fiumi altero,
Qui sorgo, e lieto a rivede!: ne vengo
Qual esser giá solea libera e bella
(Or desolata e serva)
Quell’antica mia terra, ond’io derivo.-
Oh cara genitrice! oh dal tuo figlio
Riconosciuta Arcadia!
Riconosci il tuo caro,
E giá non men di te famoso, Alfeo.
Queste son le contrade
Sí chiare un tempo, e queste son le selve
Ove ’l prisco valor visse e morio.
In questo angolo sol del ferreo mondo
Cred’io che ricovrasse il secol d’oro
Quando fuggia le scellerate genti.*
Qui, non veduta altrove,
Libertá moderata e senza invidia
Fiorir si vide in dolce sicurezza
Non custodita, e ’n disarmata pace.
Cingea popolo inerme