Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/237

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CORISCA.
Oimè le chiome r
SATIRO.
T’ho pur sí lungamente attesa al varco,
Che nella rete se’ caduta: e, sai,
Questo non è il mantello, è’l crin, sorella.
CORISCA.
A me, satiro?
SATIRO.
A te. Non se’ tu quella
Corisca sí famosa, ed eccellente
Maestra di menzogne, che mentite
Parolette e speranze e finti sguardi
Vendi a sí caro prezzo V che tradito
M’ha in tanti modi e dileggiato sempre,
Ingannatrice e pessima Corisca?
CORISCA.
Corisca son ben io; ma non giá quella,
Satiro mio gentil, ch’agli occhi tuoi
Un tempo fu sí cara.
SATIRO.
Or son gentile?
Sí, scellerata; ma gentil non fui
Quando per Coridon tu mi lasciasti.