Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/241

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Per quella soavissima dolcezza
Che trar solevi giá dagli occhi miei,
Che tue stelle chiamavi, or son duo fonti;
Per queste amare lagrime ti prego,
Abbi pietá di me, lasciami ornai.
SATIRO.
(La perfida m’ha mosso; e s’io credessi
Solo all’affetto, affò che sarei vinto.)
Ma in somma io non ti credo: tu se’ troppo
Malvagia, e ’nganni piú chi piú si fida.
Sotto quell’umiltá, sotto que’ preghi
Si nasconde Corisca: tu non puoi
Esser da te diversa. Ancor contendi V
CORISCA.
Oimè il mio capo! ah crudo! Ancor un poco
Fermati, prego; ed una sola grazia
Non mi negar ahnen.
SATIRO.
Che grazia è questa?
CORISCA.
Che tu m’ascolti ancor un poco.
SATIRO.
Forse
Ti pensi tu con parolette finte
E mendicate lagrime piegarmi?