Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/96

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sono quasi da paragonare all’Apologia del Caro, che il Guarini sembra si proponesse a modello. Nè qui ebbe termine la contesa; poiché uscirono in campo ad impugnare i principj del Guarini e il suo Pastorfìdo, un Summo di Padova, un Malacreta di Vicenza; e dall’altra parte a difenderli un Savio veneziano e quel Pescetti, che pur si mischiò alla controversia sulla Gerusalemme come impugnatore del Tasso. Il campione di questo, Paolo Beni, tenne una neutralità armata, o, per meglio dire, attaccò la battaglia in terzo; ora schermendo l'autore del Pastorfìdo, ora menandogli botte. K varj altri in diverso modo, e per lo più indirettamente, vi parteciparono. Il Guarini dopo quelle prime prove si tenne in disparte, e solo, ristampando il suo poema nel 1602, lo corredò d’annotazioni, nelle quali si vede che spesso ri-