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D I T I R A M B O. 51

Io non cerco altro diletto.
Beviam dunque amici a gara,
Su beviam questo buon vino,
E lasciam che di noi faccia il destino.
Il destino che farà,
Se con noi Bacco sarà?
Piova pur tetrinfesti mortiferi
Rio Saturno gl’influssi, e risplendano
Le comete, che i Grandi atterriscono:
L’aria ingombrino strani fenomeni,
L’empia sorte ne opprima e perseguiti,
Escano fuori dell’orrido tartaro
E Megera, ed Aletto, e Tesifone,
E coll’atre ceraste venefiche
E spaventino, e assalgano, e investano:
Da’ suoi cardini il Mondo si sgangheri,
Si disciolga, s’infranga, precipiti,
Io non mi vo’ confondere,
Atterrir io non mi vo’:
Faccia il diamin quanto può,
Purchè in seno io possa infondere
Di Sabazio la virtù,
Del passato non curo più,
Il presente non sentirò,
Al futuro non penserò.
     Io mi rido degli Astrologi,
Che si vantano di leggere
Gli Enimmatici caratteri,