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IL ROCCOLO

„ Beffer senza paura che imbriaghe.
Sù mescete,
Infondete,
Bevete
Questo possente
Balsamo eletto,
Ma così pretto.
Quanto a me più che ne ingozzo,
Più mi strabilio
Vado in gloria, e in visibilio.
Ma guardatevi, che mai
Nel bicchiere non vi cada
Una gocciola d’acqua o di rugiada.
Che faria
Frenesia,
Trufferia,
Ingiustizia,
Sporcizia,
Malizia
Il corrompere, e far brutto
Coll’acqua questo asciutto.
     Venga il canchero, e la rabbia
A colui, che primo fu
A meschiar l’onde mie
Col Vicentino
Salubre vino.
Queste i’ vo’ che servan solo
Ad irrigare il suolo,