Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/378

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L'uomo politico. 367 altre non posson salvarsi se non servendosi delle prescrizioni di questa e facendo ciò che si suole orn lodare ancorché non sia il meglio (1). Socr. oiov. Facendo che cosa? For. Facendo sì che nessuna nella città ardisca fare cosa alcuna contro le leggi, e chi Tosasse sia punito con la morte e con ogni estremo supplizio. E questo è ciò che vi è di più giusto E e di più retto come secondo, quando uno abbia messo da parte quel prim^che fu detto ora. In che modo poi. sia balzato fuori questo che abbiamo detto secondo, vogliamo finir di cercarlo ; non è vero? ¦ Socr. giov. Certissimamente./ XXXVII. For. Ritorniamo dunque, ancora a quelle immagini alle quali é sempre necessario paragonare il reggimento dei re. Socr. giov. Quali sono? For. Il bravo nocchiero ed il medico, che per molti degli altri uomini vale (2). Plasmiamo dunque su di questi un tipo e studiamolo. (1) Cioè mantenendo le leggi, — il che non è il meglio assolutamente parlando, perchè il meglio è lasciarsi guidare dal principe filosofo. (2) II. XI, 514. v