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98 il trentino.


Il limite di questo bacino mediano col bacino superiore e col bacino inferiore e coi domini d’altri fiumi, la Piave, la Brenta, il Sarca e l’Oglio, è dato a N. dalla linea di vetta, che spiccandosi dal Cevedale nella direzione di W. a E., corre attraverso il gruppo dell’Ortler e il crinale delle Alpi di Val di Non, raggiungendo il M. Luc (2433 m.) e il Gantkofel (1866 m.), coincidendo fino a questo punto col confine storicopolitico della regione già da noi tracciato; tale linea si abbassa poi dal Gantkofel, per la Kemetscharte (1790 m.), al paese di Girlan (484 m.), punto di confluenza dell’Adige coll’Eisack. Quindi essa taglia quasi orizzontalmente la Val d’Adige fino allo Stadlegg (1619 m.) e prima in direzione di SE. corre al Daumberg (1513 m.), poi in direzione di S. al Corno Bianco (2314 m.), donde piegandosi verso SW. raggiunge il M. Tolargo 2027 m.). Dal M. Tolargo il limite di displuvio prosegue verso NE, fino al giogo di Sella (2218 m.) e al Pisciadù (3008 m.), sempre collimando col confine storico-politico.

Dal Pisciadù, comincia la linea del displuvio orientale dell’Adige col torrente Piave; essa sale a S. al Boespitz (3152 m.), si abbassa alla Sella di Pordoi (2242 m.), corre ad E. fino al M. Mesola (2645 m.) e a SSW. alla Marmolata (3360 m.) e quindi scende fino a S. Pellegrino, per rielevarsi alla Cima di Bocche (2748 m.), e al Cimon della Pala (3186 m.) verso SE, dove cessa il displuvio colla Piave e comincia quello con la Brenta. Proseguendo si spinge a occidente al Colbricon (2804 m,), al Coltorondo (2531 m.) e in direzione di SW. alla forcella Moena (2598 m.), al giogo di Cadino (1954 m.) e allo Scalet (2491 m.) e, svoltando ad W., si abbassa di nuovo a Pergine (480 m.), risale alla Marzola (1787 m.), al Becco di Filadonna e al M. Maggio (1857 m.). Cessa a questo punto il displuvio fra la Brenta e l’Adige e abbiamo da seguire invece la linea ben marcata, che divide il bacino medio dal bacino superiore dell’Adige. Tale linea taglia il Pian delle Fugazze (1165 m.); piega ad W. sfiorando il Corno (1357 m.), si dirige a S. fino al Corno d’Aquilio (1545 m.), punto estremo meridionale del Trentino e nel Regno d’Italia corre al M. Pastello (1122 m.) e al M. Leone, donde una retta, in direzione EW., che taglia l’Adige al ponte della ferrovia Verona-