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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc. 171

osservazioni di 3 anni — è di m. 14.99. Nel gennaio del '94 tale limite fu trovato alla profondità di 21 m. Le varie oscillazioni della trasparenza nelle diverse stazioni sono espresse da queste cifre:

Limite medio di visibilità delle acque del Benaco in....... inverno m. 18.80 estate m. 11.08 autunno m. 13.90 primavera m. 16.20

Sulla temperatura delle acque del Garda riassumiamo alcune notizie, togliendole dall’importante lavoro del Garbini più volte citato. La temperatura dell’acqua alla superficie oscilla in generale:

da Dicembre a Febbraio. .fra 6° 25 e 10° 0 C. da Marzo ad Aprile. . fra 8“ 75 e 15° 25 C. da Giugno ad Agosto. . fra 17° 50 e 27° 50 C. in Settembre. . . . fra 22° 50 e 17° 50 C. da Ottobre a Novembre. . fra 15° e 10° C.

Il Benaco nei tempi storici gelò solo una volta nel 1709, anno di freddo intensissimo. Il decrescimento della temperatura delle acque dalla superficie verso il fondo è lento ed irregolare; la zona di salto si trova fra i 20 e 30 m. con notevoli oscillazioni a seconda della stagione estiva od invernale.

I piani isotermici non sono paralleli. La temperatura costante abissale, comincia fra m. 175 e 250 di profondità, ed è di 7°8, vale a dire è la. più alta che sia stata constatata fino ad ora nei laghi profondi.

Il regime dei venti, a cui va soggetto il lago di Garda, è di interesse speciale, giacche esso ci offre spiccatissimo il fenomeno delle brezze di monte e di piano. L’ora del Garda (brezza ascendente nelle ore diurne, alla quale corrisponde il sover, brezza discendente nelle ore notturne) della quale parleremo a suo luogo, fa sentire la sua influenza in tutta o quasi tutta la regione trentina e mette in movimento le acque di tutti i bacini lacustri, di cui abbiamo parlato.

Sull’origine del Garda, come in genere sull’origine dei laghi prealpini si è molto discusso dai geologi senza arrivare ad un accordo. Le teorie attualmente prevalenti sono due: