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164 | IL BUON CUORE |
E altro ci sarebbe a spigolare che certo rivelerebbe tutto lo scempio che il dolore fece di quell’anima grande. Tuttavia può bastare a darne una pallida idea, che era il nostro intento.
Il signor Jonh Whiteman, dopo tanto caso, non volle più oltre restare in Italia e sull’incantevole sponda del mare di Genova; quella terra, piena di odiose infauste memorie, non era più per lui; e tornò nella sua terra d’origine, in Inghilterra, portando seco la soave immagine di Gustavo Ricci da lui amato come un figlio, e il testimonio d’una buona azione compiuta.
Londra, 25 gennaio 1910.
Augusta Maxwel-Hutton.
UNA FESTA DEL CUORE
Non sapremmo sotto altro titolo ricordare la cara festività che testè allietava la dolce terra natale dell’angelico Luigi Gonzaga, per il fausto Giubileo della contessa Filomena Cantoni, Prelata del nobile Collegio delle Vergini di Gesù in Castiglione delle Stiviere.
Furono infatti i cuori memori e grati dei Castiglionesi che le portarono numerosissimi doni, tra i quali degni di particolare mensione un magnifico quadro di S. Carlo Borromeo regalato dal Clero della città, ed una preziosa croce d’oro offerta dalle signore, insieme ad artistica pergamena recante i nomi gentiii delle donatrici.
E del cuore tessè un ispirato elogio la contessa Rosa di San Marco, con parole commoventi che, applauditissime, strapparono agli astanti soavi lacrime di tenerezza profonda.
Alla nobildonna festeggiata giunsero lettere e telegrammi a fasci. Notevolissimo il lusinghiero messaggio del Console francese, che qui riportiamo.
Comité Central de la Colonie Française de Milan et de la Lombardie.
Milano, 13 aprile 1910.
All’egregio signor
Prof. Sebastiano cav. Battaglia
(Castiglione delle Stiviere)
La Colonia Francese di Milano alla quale son note le benemerenze della nob. Madre Prelata Filomena Cantoni, che con tanta abnegazione e patriottismo si distinse ancora giovane nel soccorrere i feriti nella battaglia di Solferino, aveva l’intenzione di partecipare alla dimostrazione di stima e di affetto che Castiglione prepara, mandando una medaglia ricordo da consegnarle solennemente in nome della Francia.
In questo tempo furono fatte le pratiche necessarie perchè detta medaglia fosse decretata dall’Associazione nazionale «Le Souvenir français» onde dar maggior rilievo alla testimonianza di riconoscenza che la Colonia francese di Milano intende dare alla benemerita festeggiata.
Pur troppo con la persuasione che la Festa in suoSarebbe stato caro al nostro Presidente di poter assistere alla festa in onore della signora Madre-Prelata Cantoni onde esprimerle la riconoscenza, l’ammirazione dei nostri connazionali. Non potendo egli assentarsi in questi giorni, preghiamo la S. V. Illustre di essere l’interprete dei sentimenti della Colonia francese di Milano, ai quali speriamo poter aggiungere prossimamente un ricordo tangibile coll’invio della decretatale distinzione.
Colla massima stima
Dev. mo suo |
ROSA MISTICA
- Rideva aprile; bene un zefiretto
- Con le tepenti piume
- Del sole al blando lume
- Nel mio giardin destava ogni fioretto.
- Sbocciò il geranio, il giglio si dischiuse,
- Pudica la viola
- Vestì la bella stola
- E intorno intorno la fragranza effuse.
- In quella turba di novelli fiori
- Ecco brillar regina
- Sul gambo porporina
- Una rosa gentil, idol de’ cori.
- O meraviglia! i petali lucenti
- in note d’ôr Maria
- Portavan tutti, e uscìa
- Da quegli il nome in amorosi accenti.
- Mi fo’ vicino tremebondo il piede
- E in petto il core anelo;
- Quand’ecco da lo stelo
- Senza spine una voce si mi siede;
- «Triste rampollo di radice infetta
- «Nasce chi d’Eva è figlio:
- «Luce di questo esiglio
- Senza labe Maria fu sol concetta.
G. B.
Ricordatevi di comperare il 15.mo fascicolo dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI che usci in questa settimana.