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IL BUON CUORE 239


della sua attività pastorale, e contento di questa Parrocchia, non aspirò, nè desiderò mai altro posto più vasto o più importante.

Note sono le dichiarazioni di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Arciv. Calabiana, che ammirando le esimie virtù del Sac. Corti, più e più volte lo sollecitò ad occupare posti in borgate importanti nella nostra vasta Arcidiocesi. Il buon Parroco Corti, con quella gentilezza d’animo che gli è sì connaturale, sempre volle sottrarsi a tanto onore adducendo, che desiderava permanere nel suo Brongio, e concedere a questa buona popolazione il suo cuore.

E l’E.mo Card. nostro Arcivescovo, che sempre ebbe pel Parroco Corti speciale stima e deferenza, replicatamente ebbe a lodarne lo spirito di dedizione e di sacrificio pel suo popolo, e dirlo modello di quelle doti, che deve tenere un buon Parroco.

Voler riferire anche sommariamente quanto il sacerdote Corti fece per la sua Parrocchia, non si avrebbe che una ben smorta idea della generosa sua azione. Ci limitiamo a dire che il Rev. Sac. Corti fu, per Brongio, vero Padre e diletto Pastore, e la memoria sua rimarrà sempre in benedizione.

D’animo dolce, di carattere tranquillo e sereno, di una bontà provata, di tratto cordiale e signorile, il ricco ed il povero avevano — nella casa sempre ospitale — gentile e benevola accoglienza. Ci si rivolgeva al santo sacerdote convinti della protezione, del soccorso, del conforto...., tanta era la paternità che traspariva dal suo contegno.

Il Ministero suo, rispecchiando il Maestro Divino, sempre ebbe di mira il bene della sua popolazione, che sappiamo ancora tra le migliori della nostra Brianza.

E fu appunto con una vita nobile ed intemerata, colla pratica delle virtù sacerdotali, colle opere di ministero inspirate dal sacrificio e con la parola saggia e prudente che Egli ha svolto il santo Apostolato in mezzo al suo popolo.

Al prestigio della virtù v’aggiunse la generosità del cuore appoggiando ogni opera buona e largamente concorrendo a del proprio n alla privata e pubblica beneficenza e all’ornamento della sua chiesa con paramenti, vasi sacri e quanto imponeva al decoro delle sacre funzioni, e non ultimo la erezione dell’Oratorio.

E l’impulso a tanto bene lo ritroviamo nell’amore che il Rev. Don Francesco ebbe per Gesù Sacramentato! L’Eucarestia fu il centro del suo zelo sacerdotale. Le Ss. Quarant’Ore da lui introdotte ed assicurate — il culto per le solennità del SS. Sacramento — raccolsero le sue energie e come monumento delle feste sue cinquantenarie, regala oggi alla sua chiesa uno splendido baldacchino.

E questa bella ricorrenza della sua vita non poteva passare senza una solenne affermazione di stima e di riconoscenza. Ecco la festa del 16 luglio. E sappiamo che nella felice ricorrenza d’oggi, il Sommo Pontefice Pio X si degnava di trasmettere al ben amato e festeggiatissimo Parroco la propria fotografia, accompagnandola di un prezioso e lusinghiero documento auto. grafo che riproduciamo a perpetuo decoro del fausto
avvenimento: «Dilecto Filio Francisco Corti. Curioni de Brongio annum quinquagesimum ab finito sacerdotio propendiem sancte recolenti gratulantes ex animo et fausto quoque ad multos etiam annos ad Dominum adprecantes, benevolentiae nostre testem, Apostolicam Benedictionem peramanter impertimus. — Ex Aedibus Vaticanis, die 14 Juni 1911. Pius P.P. X».

Nella stessa circostanza l’E.mo sig. Cardinale Arcivescovo inviava con dilezione paterna la propria fotografia con voti di augurio e d’omaggio: «Al carissimo e Molto Reverendo Signore Sac. Don Francesco Corti, Parroco degnissimo di Brongio, nella fausta ricorrenza della sua Messa d’Oro, mando una benedizione speciale col fervido voto che il Buon Dio lo conservi per molti anni ancora al ben meritato affetto de’ suoi parrocchiani, ed a quanti ne ammirano le belle doti di mente e di cuore, - Milano - Giugno 1911. - † Andrea Carlo Card. Ferrari, Arciv. di Milano».

A queste superiori e venerate attestazioni di stima al buon Parroco di Brongio, una nobile gara era sorta fra parenti ed amici per dare una larga manifestazione della propria devozione. Già tutto era disposto, perchè l’affermazione riuscisse imponente; ma la parola e l’autorità del santo Sacerdote s’impose presso il Comitato.... si dovette consacrare le più belle iniziative al vantaggio ed al decoro della sua chiesina; e fu per le oblazioni generose de’ parenti che si potè disporre d’uno splendido baldacchino che il santo Parroco donò alla sua Parrocchia; e domenica fu anche inaugurata «la bussola e la porta nuova della chiesa». altro pensiero del Parroco Corti; ed altre oblazioni, saranno erogate pel culto del Signore.

La Nobil famiglia Fumagalli, conformandosi ai criteri del Rev. Parroco, gli ha offerto un ricchissimo piviale rosso.

Il pensiero del Rev. Parroco Corti è certo una simpatica rivelazione di quanto egli sia il Sacerdote pio, buono e secondo il cuore di Dio.

Le preghiere ed i voti del popolo di Brongio festante, che deposero al mattino di quella solenne giornata innanzi alla Mensa Eucaristica, gli auguri festosi del largo parentado, uniti alle felicitazioni degli amici auspicanti la seconda gioventù, ritemprata di nuovi carismi e benedizioni, l’eco di tanti cuori ottengono dal Signore Iddio al buon Parroco di Brongio anni ed anni lunghi ancora sorretti da migliori conforti e consolazioni!

(p. g.).

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi


OBLAZIONI

G. C. per l’onomastico di C. C. M. |||
 L. 10 —

PAGLIUZZE D'ORO


Non perdiamoci mai di coraggio. Insistiamo, non sulla perversità dei malvagi, ma sul bene che gli onesti dovrebbero fare con la loro unione.