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il buon cuore | 383 |
Società Amici del bene
Per la Provvidenza Materna
Facciamo un appello alle madri e alle spose, per rifornire la guardaroba della Provvidenza Materna, totalmente esaurita.
Il compito delle Visitatrici riesce assai difficile e anche penoso, perché — dinanzi a casi pietosi di puerpere poverissime, sprovviste di tutto il necessario alla creaturina sopravvenuta — non possono assegnare il corredino corrispondente al bisogno, mentre il freddo acuisce sempre più le sofferenze delle madri e dei bambini. È esaurita la guardaroba delle Suore della casa di via Ariberto, 10; è esaurita quella della casa di via Guastalla, 15, ed è pure esaurita totalmente quella di via Pinamonte, 4.
Occorrono fasce, pannicelli, qiubboncini lenzuola anche usate, e si aspettano da mani pietose.
Le offerte si ricevono anche alla sede amministrativa della Provvidenza Materna, in via S. Damiano, 44.
Giubileo di Mons. Pogliani
A questo nobile scopo, nei giorni 26, 27 e 28 del corrente mese, dalle ore 14 alle 18.30, nel Salone in Piazza San Vittore n. 21, si terrà una gran Fiera, alla quale si invitano tutte le persone che comprendono l’importanza della intrapresa tendente al duplice scopo del culto nell’antica Basilica e dell’onoranza all’esimio Proposto.
Le funzioni per il Giubileo si celebreranno solennemente il giorno 8 dicembre.
Per notizie più particolareggiate e per offerte, rivolgersi ai RR. Coadjutori, Piazza S. Vittore, 19.
FRANCOBOLLI USATI
Si accettano sempre con riconoscenza francobolli usati
NOTIZIARIO
Per un benefattore. — Il Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio segnala alla pubblica gratitudine il defunto cav. Pietro Clericetti, il quale dispose un legato di L. 12,000 a favore del Pio Albergo Trivulzio.
Beneficenza. — La duchessa Ida Visconti di Modrone ad onorare la memoria del compianto consorte Duca Guido, nel nono anniversario della morte, fece la generosa oblazione di L. 500 al Patronato della Scuolasanatorio pei tignosi e granulosi di via Arena; il Duca Guido Visconti di Modrone, pure all’Associazione Nazionale per la difesa della Fanciullezza Abbandonata, elargiva L. 500.
L’Enciclopedia dei Ragazzi spiega e insegna tutto divertendo.
Necrologio settimanale
A Milano la signora Giulia Corbetta; — il signor Camillo Pozzi; — il Cav. Pietro Gandini; — il signor Carlo Guaita; — la signora Nene Secco d’Aragona.
— A Torino il signor Giuseppe Momigliano.
— A Borgotaro la Contessa Maria Maddalena Albertoni di Macherio nata Baronessa Picenardi.
— A Como l’Avv. Comm. Lazzaro Pagani.
— A Bologna il Comm. Giacomo Raimondi, maggior generale comandante l’artiglieria in quella città. Il Raimondi, per le sue eminenti qualità di ufficiale dotto, ebbe a coprire importanti uffici; col grado di maggiore fu per vari anni aiutante di campo di Re Umberto; come colonnello fu capo ufficio all’ispettorato generale d’artiglieria, comandò in 2° la scuola d’applicazione d’artiglieria e genio ed ebbe l’incarico di direttore capo divisione al Ministero della guerra.
BIBLIOGRAFIA
L’egregio Monsignor Locatelli, ha voluto continuare l’uso di illustrare con opportune monografie la ricorrenza della festa di S. Carlo. Prima aveva fatto la novena in preparazione al terzo centenario della Canonizzazione di S. Carlo; adesso incomincia l’ottava. Nelle monografie precedenti ricordò cronologicamente quanto veniva fatto dai contemporanei in preparazione dell’atto di Canonizzazione. Parte principale della monografia era di solito la pubblicazione del discorso che oratori distinti tenevano nel Duomo di Milano. Ora pubblica una serie di brani scelti di discorsi tenuti pure in Duomo, e prima e dopo la Canonizzazione di S. Carlo. Caratteristica di questi discorsi è la forma del più accentuato seccentismo. Cosa strana, osserva l’autore, che la forma usata dagli oratori fosse in aperta contraddizione al carattere di S. Carlo che fu sempre alienissimo di esagerazioni e stravaganze.
Il seicentismo della forma non è però la negazione della serietà della sostanza: e il Locatelli cita in proposito una frase di Manzoni, altra prova del suo spirito indipendente e arguto, quando in una conversazione essendosi in modo assoluto asserito «nulla è paragonabile alle stravaganze che si leggono nei nostri predicatori del seicento» faceva osservare: «sicuramente, la forma è stravagante, ma la materia è sempre seria. E