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156 IL BUON CUORE


E’ una gloria per gli Italiani che questo Santo Negro nacque, visse e morì in Italia, giacchè i suoi genitori, già cristiani, furonó condotti come schiavi dall’Etiopia in Sicilia. Il padrone diede loro la libertà, ed essi si stabilirono nella Costa Boreale del distretto di Messina, chiamata dapprima «Castello di S. Filadelfò», nome di uno dei martiri di quel paese. Fin dalla sua infanzia, quand’era pastorello, fu chiamato comunemente a il Santo Moro», per le sue cristiane virtù, in ispecie per la sua innocenza. In età di circa 20 anni, entrò nella Congregazione degli Eremiti, fondata da un certo Girolamo Lanza. Morto il Lanza, la Congregazione fu affidata a Benedetto, benchè ignorante e laico. Quando questa fu disciolta dal Sommo Pontefice Pio IV, i suoi membri furono dispensati dal loro quarto voto, dal. nutrirsi cioè continuamente con cibi quaresimali, e fu lasciata loro la libertà di entrare in qualunque Ordine approvato dalla Chiesa. Benedetto entrò in quello dei Francescani. Quivi, dopo aver esercitato con molta umiltà per tanti anni l’ufficio di cuoco, dal Capitolo provinciale dell’Ordine fu nominato Guardiano, e non solo fu a capo dei novizi, ma bensì di pii e dotti sacerdoti. Per quanto Benedetto, umile com’era, cercasse di ricusare il posto di Guardiano, non potè fare a meno, per la santa ubbidienza, di assumere Vufficio assegnatogli. Ili Capitolo gli diede questa nomina, non a causa dei miracoli, per i quali rifulgeva il nostro Santo, ma per il dono di sapienza, di cui era dotato e che pareva evidentemente infuso in lui dall’alto, e non acquistato con lo studio, giacchè egli non sapeva nè leggere, nè scrivere. Il nostro Benedetto, venerato oggi sugli altari, diede a tutti uno splendido esempio delle cristiane virtù, specialmente dell’umiltà e laboriosità. Benchè Guardiano, fu visto il primo prestare i servigi più bassi, come per" esempio: spazzare il Convento, lavare le stoviglie, zappare l’orto, ecc., senza però che tali lavòri lo ’rendessero meno esatto nell’adempimento dei suoi obblighi di capo,’ nè meno apprezzato agli occhi dei dipendenti, i quali provarono un vero dolore, quando dopo ’tre anni, egli doveva cessare dall’essere loro Guardiano. Ma a pieni voti restò come Vicario. Tutti lo desideravano a capo, affinchè con la sua autorità e coll’esempio, continuasse ad essere loro di buona - guida. E come poteva essere altrimenti, avverandosi in lui letteralmente ciò che aveva ’già detto lo Spirito Santo per bocca dell’Apostolo’ (i corr.):

«Io confonderò la sapienza dei savii del mondo, e farò arrossire la prudenza dei prudenti del secolo». S. Benedetto, senza esser letterato, teneva dei discori pieni di santa eloquenza e spiegava ai novizi, non solo le regole dell’Ordine, ma le massime sublimi delle cristiane virtù; era persino interprete ai Teologi dei testi della Sacra Scrittura. E questo miracolo, per così dire permanente, era accompagnato da tanti altri, come la cognizione dei cuori, la guarigione degli infermi e talora anche la risurrezione dei morti, senza parlar di quelli che si narrano nei processi della sua canonizzazione. Ivi sia menzionato specialmente quello mostrato dal vessillo portato a Roma nel giorno della sua solenne canonizzazione. Viaggiava un giorno il nostro Santo,con un giovane non avendo speranza di potersi procacciare del vitto, perché lontani da luoghi abitati, palesò a Benedetto il bisogno di nutrirsi. Mentre il Santo gli faceva coraggio, apparve un giovane di bellissimo aspetto, che diede loro un pane molto grande, ancor caldo. Dopo una vita così esemplre, Benedetto morì santamente in età di circa 65 anni. Alti personaggi desiderarono di assistere alla sua morte, persuasi che fosse quella di un Santo. I benefattori e gli amici delle Missioni vedono dunque che la loro carità pei poveri negri è fruttuosa e che Iddio non isdegna di scegliere le anime anche fra gli infelici discendenti di Cani, che sonò chiamati con noi a magnificare il suo trono nell’eternità. Le persone che si interessano per i poveri negri e desiderano letture dei medesimi e dell’Africa, possono abbonarsi ad uno dei periodici mensili illustrati l«Eco dell’Africa».(abbon. annuo L. I.5o) o «Il Fanciullo Negro» (abbon. annuo L. i), editi dal Sodalizio di S. Pietro Claver per le. Missioni Afrìcane - Roma, Via dell’Olmata, i6. (Dalla Gazzetta Africana).

TIPI E FIGURE DI NAPOLI

Lo " scugnizzo „ Il colore locale, quando si riferisce ad una città, è cosa molto vaga e indefinibile. Esso, però, per astratta • che’ sia la sua significazione, ha spesso forme ed aspetti concreti, ma tanto molteplici sono queste forme e tanto vari e diversi questi aspetti che là somma di essi, integrandosi nella espressione di