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Anno XIV. | 22 Maggio 1915. | Num. 21. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione
La vita nella Terra del Fuoco
Gli indigeni delle isole di Magellano, note comunemente sotto il nome di Terra del Fuoco, si dividono etnologicamente in tre gruppi: gli Ona, gli Jagan e gli Alacaluf. Gli Ona vivono nell’isola più grande, propriamente detta Terra del Fuoco; gli Jagan preso il Canale di Beagle al sud di quell’isola, e in quel labirinto di piccole isole e canali che termina con il Capo Horn; gli Alacaluf nell’arcipelago ad ovest della stessa isola ed sud dello stretto di Magellano.
Darwin dichiarò che gli aborigeni della Terra del Fuoco occupano il più basso posto fra le razze umane, e il mondo finora ha accettata ciecamente questa asserzione, che esatta se viene applicata agli
Jagan e agli Alacaluf, non lo è affatto in ciò che riguarda gli Ona. A quel tempo era ignota qualsiasi distinzione fra le varie tribù della Terra del Fuoco.
Quarant’anni di sforzi delle missioni cristiane non hanno avuto nessun buon risultato sugli Jagan, pigri e mentitori incorreggibili. Vinta la prima timidità, essi ci mostrano in alto grado accessibili a tutti i vizi e a tutte le infermità provenienti dai porti di mare stranieri. Nel corso di trent’anni, per opera delle malattie importate dai bianchi, la tribù degli Jagan scemò da 2000 a 200 persone e fra pochi anni di essa forse non resterà più alcuna anima vivente.
Gli Alacaluf sono di fibra più forte e il loro numero ascende ancora quasi al migliaio. Le terre da loro abitate, selvaggie e povere non offrono nessuna attratti va ai bastimenti mercantili se qualcuno di questi naufraga su quelle coste, la ciurma cade facilmente vittinri, di quegli indigeni avidi di preda. La lingua, le leggende, le credenze degli Alacaluf sono altrettanti libri chiusi ai bianchi, ma par certo che essi siano crudeli, traditori, intrattabili.
La tribù degli Ona, quantunque abbia avuto forse una comune origine colle altre, ne differisce completamente nella lingua e nei costumi. Gli Ona disprezzano, anzi, i loro vicini. Nella parte settentrionale della loro isola vi sono buoni pascoli, nella meridionale sorge un guazzabuglio di frastagliate montagne che con i loro ghiacciai si spingono sino al