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IL BUON CUORE 250


della terra e delle acque. E si divertiva in verità. Come un fanciullo al quale siano stati dati dei razzi, gongolava dalla gioia e dardeggiava per tutto l’universo il fuoco ardente dei suoi sguardi. Gli sembrava che fosse una cosa divertentissima l’abbruciare ie praterie, l’asciugare le acque e sopratutto (li congestionare la faccia dei principi in viaggio. Ora, Mentre egli abusava così del suo potere, tua nuvola malvagia, rotolando nei cieli la sua grigia opacità, venne ad interporsi fra lui e la superfiCie della terra. Il nuovo sole ’non potè frenare la sua indignazione e diventò rosso scarlatto (era l’ultima ora del giorno). — Oh guarda! gridò rabbiosamente — Ho dunque trovato il mio maestro! Perché non sono. io al posto di quella birba matricolata di una nuvola, che mi sfida in tal modo? Come. vorrete — disSe dolcemente lo spirito come vorrete! Sta bene — rispose in tono (li vanità soddisfatta l’ex cavapietre, il quale con una metamorfosi magica prese il Posto della grossa nuvola --.Sta. bene: vi ringrazio. E poiché gli piacevano i brutti scherzi, si cacciò subito fra cielo e terra. Mentre s’abbandonava a questa malefica occupazione, si sentiva diventare pesante, così pesante, che non ebbe più che un pensiero: alleggerirsi, sciogliersi. E ne risultò che gli abitanti della Corea ricevettero immantinente dei disastrosi rovesci di pioggia. La vanità indurisce il •cuore; l’ansietà dei poveri contadini divertì infinitamente la grossa nuvola, e nel suo animo pieno di malizia, esso concepì il disegno di annegare tutti i.suoi compatrioti. La nuvola non chiuse la• sorgente delle cateratte e in tutta la Corea si ebbero trombe d’acqua e inondazioni ta!i che ben presto uomini e animali annegarono quasi tutti. Nulla resisteva alla violenía della piena; nulla, fuorché una roccia, una vera fortezza di granito costruita dalla natura che emergeva fieramente alla superficie delle acque. Questa ostinazione della roccia era affliggente per un individuo la cui vanità non conosceva più limiti. Una roccia deve impor legge a me? — brontolò l’ex cavapietre — vorrei essere io al suo postoCome vorrete! — rispose lo spirito — come vorrete! Ed eccolo diventato roccia, insensibile ai furori. del sole, insensbile ai muggiti delle onde che venivano a infrangersi ai suoi piedi e a insozzarglieli con la loro bava rabbiosa. Così va bene — diceva egli insolentemente. La mia sorte è invidiabile; io sono il padrone del mare. Questa schiuma può ben venire a gemere ’ai miei piedi; essa è impotente contro (li me. In vertà io credo di essere la roccia della gloria! Ma nel momento in cui pronunciava queste parole, sentì al lato destro un irritante prurito.

Orrore! Era un cavapietre d’aspetto miserabile che senza alcun riguardo lo colpiva col suo piccone logorato staccandogli a ogni colpo dei pezzetti. La roccia ebbe un movimento’ di angoscia. Sì, in Verità essa si mosse. Fortunatamente il suo orgogli, venne a consigliargli un espediente. • — Or dunque — esclamò superbamente or dun l ite un uomo può impunemente• lacerarmi i fianchi? L:n uomo ptiò aver qualche vantaggio su me? Allora voglio essere io quesfuomo!, — Come vorrete! Come vorrete! — disse lo,3pirito che non potè dissimulare un sorriso (li dolce E così, dopo aver percorso una serie (li meravigli, se trasformazioni, l’uomo tornò al suo antico mestiere di cavapietre. Rude fu il suo lavoro, mediocre il guadagno, modesto il nutrimento; ma nella sua anima di oscuro bisognoso, esso si stima (l’allora il più felice uomo del mondo.


Religione


Vangelo della domenica IIa dopo la Decollazione

Testo del Vangelo.

Diceva il Signore Gesù a’ suoi discepoli: Guardatevi dai falsi profeti, che, vengono a voi vestiti da pecore, ma al di dentro sono lupi rapaci. /.i riconoscerete dai loro frutti. Si coglie forse uva dalle spinc, o fichi dai triboli? Così ogni buon albero porta buoni frutti; e ogni albero cattivo fa frutti cattivi. Non può un buon albero far frutti cattivi; nè un albero cattivo far frutti buoni. Qualunque pianta che non porti buon frutto, sarà tagliata e gettata nel fuoco. Voi li riconoscerete adunque dai frutti loro. Non tutti quelli che dicono: Signore, Signore, entreranno nel regno de’ cieli; ma colui che fa la volontà. del Padre mio, che è ne’ cicli, questi entrerà nel regno de’ cicli. (S MATTEO, cap. 8). Pensieri. Il tratto di Vangelo riferito fa parte del discorso. della Montagna, discorso che potrebbe chiamarsi il programma’ religioso e sociale di Gesù. Dopo una notte passata nella solitudine e nella preghiera, aveva allora allora scelto i suoi Dodici; popolo si accalcava attorno a Lui, avido di sentire la parola nuova. E Gesù in parte riassume gli insègnamenti già dati, in parte ne formula dei nuovi. i Come l’udirono ammirati quei primi seguaci del Cristo, così anche noi rimaniamo conquisi (li meraviglia dinnanzi a questo monumento di sanienza: i pregiudizi sono sfatati, le ragioni pi4 intime ed alte della psiche umana sono illuminate:•l’uomo che ha fede in Cristo non sente più i tormenti della ricerca angosciosa della verità, perché chi ’segue Lui, chi. ascolta la sua parola ha la verità e la vita.