Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/202

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sensualità e di violenza, seppe trasformare in un corpo voluttuosissimo di amante la terra arsa e sassosa del campo di battaglia.

Egli si sentì illuso dal sadismo potente di possedere una donna ignuda, bianchissima, perfetta, in una notte infernale di pericolo, d'insidia e di lotta. Sui margini stessi della morte e della distruzione, sentì la carne in un modo nuovo, potente, soavissimo e complicato, come non aveva mai sentito.

Ma per un bizzarro fenomeno di sovrapposizione, tutta la sua anima in quel momento gridava soffocatamente:

— Glorietta! Glorietta! Glorietta!

*

Il fuoco lentamente digradò, e andò cessando. Allora, Franco ebbe un balzo d'ispirazione. Si guardò intorno: il sergente non tornava, il caporale era scomparso anche lui. La decisione fu presa di colpo: poi, strisciando carponi mentre solo qualche colpo isolato partiva dalla mitragliatrice individuata, riuscì a portarsi sotto il mucchio dei sassi, e quando si giudicò a brevissima distanza dall'arma, alzò gli occhi in aria per trovare una via d'accesso: invece si accorse che una parte di nastro della «schwarzlöse» (quello già usato) pendeva giù dai sassi della rocca,