Pagina:Il piacere.djvu/435

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― Tu ti prendi la mia vita!

Ella era felice di quell’appassionata veemenza.

Ella disse:

― Anima, anima mia, tutta tutta mia!

Disse, felice:

― Ti sento battere il cuore... tanto forte, tanto forte!

Poi disse, con un sospiro:

― Lasciami alzare. Bisogna ch’io vada.

Andrea era bianco e stravolto come un omicida.

― Che hai? ― gli chiese ella teneramente.

Egli volle sorriderle. Rispose:

― Non avevo mai provata una commozione così profonda. Credevo di morire.

Si volse a una delle coppe, tolse il fascio dei fiori, e l’offerse a Maria, accompagnandola verso la porta, quasi sollecitandola a partirsi, poichè ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola di lei gli dava uno strazio insostenibile.

― Addio, amore. Sognami! ― disse la povera creatura, dalla soglia, con la sua tenerezza suprema.