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Il raccolto d’autunno continua a essere abbondante

Note sugli artisti in mostra


DAVIDE BALLIANO


nato nel 1983 Torino, vive e lavora a New York


Giving My Back To The Night I Heard You Lying To A Giant Notes for the First Giant
2010
inchiostro su pagina, cornici, legno, velluto
dimensioni variabili


Nella mitologia indoeuropea i giganti rappresentano l’origine stessa del cosmo e il caos primordiale a cui gli dèi si oppongono; nella tradizione greca sono generati dalla comunione tra paradiso e terra. In questo lavoro Balliano affronta il tema del sonno rappresentandone le fasi, come 5 giganti con cui confrontarsi attraverso un progetto diviso in cinque atti distinti. A Milano presenta i lavori preparativi del primo atto, che avrà luogo al Location One di New York a marzo 2011.


Il lavoro di Balliano ruota attorno al tempo e la sua percezione. L’intervento e l’appropriazione, sono un suo modo di dialogare e comprendere la nozione di tempo. In riferimento alle sue scelte, Balliano parla di `momenti di lucidità’ o profonda consapevolezza, in cui possibile distinguere il tempo come `oggetto infinito’ su cui l’essere umano cammina lasciando delle tracce, immagini pietrificate di cui il tempo la materia prima. (Elena Bordignon, 2009)


Selezione mostre personali 2009: My Tears Will Be Light In The Night Of Yours Eyes, Jarach Gallery, Venezia. 2009: The Heart Of Your Mother For My Dogs, The Artists Space, New York.
Selezione mostre collettive 2010: 5x5Castellò, EACC, Castellon, Spain. 2010: MEMORIES OF THE FUTURE, Sean Kelly Gallery, New York; But I wasn’t young anymore, PS1 Contemporary Art Center, New York. 2009: New York Italian Artists, ISCP, New York. 2008: Vienna Biennale, Vienna. 2007: Kitakyushu Biennial Kitakyushu, Japan.


LUCA DE LEVA
nato nel 1986 a Milano, dove vive e lavora


HeartWorm + Love
2010
feromoni AFA,
materiali vari
m 10,5


La Coppia Scoppia
2010
lattice
m 4


Azioni segrete


Esperimenti viscerali, farsi cavia di se stessi e essere strabici. Gli stimoli chimici che governano i nostri comportamenti possono essere indirizzati a usi ambivalenti, lontani dalla funzione originaria. Tutti i corpi vi reagiscono allo stesso modo, fondendosi in un’unica entità, pur mantenendo confini definiti ricombiniamo le nostre molecole in continuazione, in tutte le direzioni del rizoma, abbattendo membrane e cancellando le coscienze. L’effetto del feromone, immesso nell’aria passa, dal lavoro alle persone, che a loro volta lo trasmetteranno a altre persone, in un’infinita catena di eventi e coincidenze. Da A a B e C, da B e C a D e E e così via senza necessariamente conoscersi a vicenda.


Io è un altro. Dentro è fuori. E un calzino rovesciato è molto generoso. Così un braccio con due mani destre diventa immagine della possibilità illimitata di cui godiamo: possiamo muoverci e guardare ovunque, avere nuovi schemi simmetrici, come la Blastula, antenato dell’embrione, simmetrico in ogni sua parte.


Da un calco oggettivo del mio braccio ho ricavato uno stampo fantastico ― dal dato di fatto alla possibilità immaginativa.


Vivere tra il materiale e l’idea, sposarli entrambi, invertendone i ruoli tante volte quante sono le possibilità di farlo. Parliamone.


Mostre personali 2009: Ottut, Room Galleria, Milano
Mostre collettive 2010: Made art home, Lindenau, Leipzig; Run1, Room Galleria, Milano; NoNo Wallpaper, Motel Lucie, Milano; Motel Lucie* Entrata sul retro, con Igor Muroni, Motel Lucie, Milano; Titolo Grosso, Cripta 747, Torino; Il Fuori Salone di Motel, via Ventura/ via Massimiano (Milano); Arte desputatio, Miart, Milano; Armless Monkeys Suck Bananas from the Bananos, GUM Studio, Carrara; Certo Sentimento, sedi varie, Torino.