Pagina:Iliade (Monti).djvu/9

Da Wikisource.
vi

fatti all’opera sua molti cangiamenti e di non lieve importanza, risguardanti altri la rigorosa fedeltà dei concetti, altri la più lodevole interpretazione del testo, altrì finalmente lo stile. Professavasi poi candidamente debitore di molti utili schiarimenti al ch. cav. Luigi Lamberti, al sommo luminare delle archeologiche dottrine Ennio Quirino Visconti, ed all’esimio corcirese sig. cav. Mustoxidi, la cui penna elegante va presentemente porgendo italiana vita ad Erodoto. Ora le Osservazioni del Visconti furono date in luce nel giornale letterario che pubblicavasi tra noi col titolo di Ape italiana, e lo saranno nuovamente nel corpo delle Opere del medesimo Visconti, delle quali qui stesso proseguesi l’edizione; quelle del signor Mustoxidi compariranno in breve tra’ suoi Opuscoli che si stanno stampando in questa nostra città1. Ognuno pertanto potrà in esse accertarsi delle cure poste dall’illustre Traduttore, onde conseguire quell’estrema fedeltà al testo cui è dato arrivare, poiché il Monti medesimo chiese ed ottenne quelle minute ed imparziali censure del suo lavoro, e riformò così nella seconda come in questa edizione i luoghi indicatigli da’ suoi dottissimi amici, ovunque almeno la propria coscienza non gli persuase alcuna volta di attenersi alla sua primitiva lezione. Chi poi bramasse di vedere francheggiato l’u-

  1. Furono pubblicati di fatto nel 1821 col titolo di Prose varie del cavaliere Andrea Mustoxidi corcirese, con aggiunta d'alcuni versi. Milano, in 8.°