Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/114

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     E poi che fûr disposte le schiere, ciascuna col duce,
con gridi alti e clangore movean, come uccelli, i Troiani:
tale il clangor delle gru, volando sul cielo, trapassa,
nei dí che il crudo verno fuggendo e la pioggia incessante,
5battono l’ali, con alto schiamazzo, sui flutti del mare,
agli uomini Pigmèi recando la strage e la morte,
recando, appena l’alba si leva, la pugna funesta.
Muti moveano invece, spirando furore, gli Achivi,
bramosi in cuor di darsi l’un l’altro soccorso alla pugna.
     10Come nell’alpe effonde sui vertici Noto la nebbia,
poco gradita ai pastori, pei ladri miglior della notte,
che tanto lungi scorgi quanto è la gittata d’un sasso:
tale una fitta nebbia di polvere sotto ai lor piedi
s’ergeva; e fu ben presto sparito di mezzo il terreno.
15E poi ch’erano, gli uni movendo sugli altri, già presso,
Paride, simile a un Dio, moveva dinanzi ai Troiani:
sopra le spalle l’arco ricurvo, e una pelle di pardo
reggeva ed una spada, vibrava la punta di bronzo
di due zagaglie; e tutti chiamava gli Atrídi piú prodi,