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Ella, signor Conte, conosce assai bene il palcoscenico italiano; accoglie ogni anno, nello storico suo teatro del Valle, le migliori Compagnie; ma non ha certo avuto la possibilità di assistere ai primi passi di quelli Attori che oggi son diventati illustri, ne ha conosciuto quelli che son rimasti guitti.

Eh, i guitti non vengono Valle!..

Ebbene questa, carissimo Conte, è una vera lacuna nella istruzione drammatica di Lei, e deve assolutamente essere riempita. Ella, che ha visitato tante città, non ha veduto Gruittalemme! Le par cosa decorosa?

Lo credo di no; e mi offro di mostrarle il piccolo grande mondo da Lei ignorato.

Troverà, in esso, molti vizj, ma anche molte virtù; non poche viltà, ma anche molti eroismi; e, forse, paragonando la terra de’ fortunati a quella de’ rejetti, chissà che non abbia a preferire la seconda alla prima!

Sia comunque, letto il mio libro, se qualche povero guitto le stenderà supplichevole la mano, voglia Ella, ricordando le mie pagine, far buon viso al disgraziato, e asciugare una lacrima.

Ne tema che il beneficio possa andare perduto; che nel mondo di Gruittalemme, spesso, o quasi