Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/39

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donne dei danakil. 31

tempo. Internamente, vi si trova una stuoia che serve di letto, un sasso che fa da guanciale e qualche altra rozza suppellettile.

Presso le capanne ebbi occasione di osservare alcune donne, mentre erano intente alle domestiche faccende. Le forme loro sono meno angolose di quelle degli uomini, le fattezze più regolari ed hanno talvolta una espressione di semplicità e di dolcezza che non manca di attrattive.... a distanza, poichè da vicino gli effluvii del burro rancido (almeno per noi Europei) neutralizzano le seduzioni dei loro begli occhi. Esse portano, presso a poco alla maniera delle Nubiane, una sorta di veste di cotone turchino che forma eleganti partiti di pieghe attorno alla persona e lascia in parte scoperto il petto; talora si contentano di avvilupparsi in un pezzo di tela. Amano poi adornarsi il collo di conterie, le orecchie di anella d’argento, le braccia e le gambe di armille di ferro o d’ottone. Finchè sono nubili, tengono infitta nella cartilagine destra del naso, traforato a quest’uopo, uno stecco di legno, cui sostituiscono un anello di metallo tostochè vanno a marito, usanza comune anche alle Abissine e alle donne dei Bogos.

Ridano, signore e signorine, ridano pure e facciano le meraviglie di sì strano costume, dimenticando di aver ori o gemme appesi alle orecchie!

Qui, come in certe provincie d’Italia che pur hanno fama di civili, al sesso debole sono devolute le cure più gravi, i lavori più faticosi: la donna taglia le foglie del dum, le fa asciugare, le raccoglie in covoni e poi ne tesse stuoie; essa, sotto i raggi dell’ardente sole dei tropici, conduce al pascolo gli armenti; essa riduce in farina tra due pietre il dura 1 e prepara la grossolana focaccia che è il pane quotidiano della famiglia. Il suo signore e padrone frattanto, accovacciato sotto un albero, suol forbirsi i denti con un ramoscello di Salvadora 2, e meditare qualche impresa guerresca a danno delle tribù vicine.

Ibrahim ed Hassan, nel concludere la cessione del paese di

    abitate da quattro o cinque famiglie. Il principale centro di popolazione dei dintorni è il villaggio di Mergabl, nel fondo della baia, che conta più centinaia di abitanti.

  1. Sorghum vulgare, sorta di saggina che tien luogo del nostro frumento sulle rive del Mar Rosso.
  2. Pianta assai ricercata dai Danakil per questo uso.