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76 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

mente al punto di ritrovo, ove stanno di già 13 barche. La tinta verde impartita dai bassifondi al mare indica esattamente la forma e l’estensione del banco perlifero, di cui attraverso le acque limpide, fra i 5 e i 7 metri di profondità; si distingue d’altronde perfettamente la superficie, coperta di alghe e di ostri che a perle, specie peculiare del genere Meleagrina. Di qui sono in vista perecchie isolette: nella direzione di est-nord-est, Entassenò; all’est, Asbab; al nord-nord-est, Rumiah; tutte e tre basse ed alberate; a mezzogiorno si scorge, come un punto oscuro, la piccola Salambar, all’ovest si disegnano ancora vagamente all’orizzonte i contorni spezzati di Sarato. Immersa l’ancora, siccome il mare si è abbonacciato, scendo col capitano e due uomini nel palischermo, ed andiamo veleggiando da un legno all’altro per osservare da vicino tutte le particolarità della pesca, di cui difficilmente possono aversi esatte notizie se non si vedono coi proprii occhi.

Le navi impiegate nella pesca sono sempre scelte fra le più veliere e variano assai per la forma e la capacità. Vidi tra le altre una saia (sorta di barca), armata all’isola di Farsan, di una costruzione speciale. Era assai lunga, svasata, appuntata e prominente ad entrambe le estremità, senza castello di poppa e senza coperta, munita d’un timone che si governa col mezzo di due leve imperniate su due lunghe aste verticali, situate una per lato a poppa; e portava un’amplissima vela latina, mediante la quale poteva acquistare una velocità veramente straordinaria rispetto alla sua portata. Il suo equipaggio constava di 40 uomini almeno, per due terzi palombari, comandati da un vecchio nachuda dal piglio burbero e severo. Avendogli fatto chiedere il permesso di visitare il suo legno, rispose, guardandomi biecamente, con un no asciutto ed iroso.

Attorno ad ogni barca stanno nell’acqua, nuotando od appoggiati ad un galleggiante di legno, molti uomini e ragazzi che cantano, ridono, s’inseguono a nuoto, spruzzandosi d’acqua, e sembrano curarsi poco della pesca. Ciascuno ha una fascia di tela avvolta intorno alla vita e tiene appesa al collo una sottile reticella di spago, fatta in forma di sacco; tutti o quasi tutti portano legati alle braccia o al collo amuleti, i quali altro non sono che versetti del Corano scritti sopra pezzi di pergamena ed acclusi in cilindretti di cuoio; molti hanno anche il costume di