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pesca delle perle. 79

maggiore spessezza, raggiunge 17 a 18 centimetri di diametro e vive solitaria. Io raccolsi abbondantemente le due specie nelle acque dell’arcipelago di Dahlac e di Massaua, sui fondi scogliosi coperti di alghe e di detriti marini, ad una profondità di uno a dieci metri.

Ritornate le barche nella rada di Sarato, molti pescatori continuano ad aprire le bulbul ed altri attendono alla ricerca delle madreperle. A questo oggetto due uomini si imbarcano in una leggerissima piroga, fatta di un tronco d’albero scavato, e mentre l’uno, seduto a poppa, imprime col remo un lento movimento di progressione al docile schifo, l’altro, ritto sulla prora, spia attentamente il fondo, scandagliandone le anfrattuosità con una lunga pertica, ed appena scorge una madreperla, si caccia in mare e la raccoglie. Il prodotto giornaliero di una barca ben equipaggiata si può ragguagliare a circa 3500 ostriche perlifere ed a 500 madreperle. Queste ultime sono ricercate non tanto per le perle che possono contenere, quanto per i loro gusci, che sono oggetto in Massaua di importante commercio.

La pesca delle perle ha luogo tutto l’anno, più attivamente però nella state e nella primavera che in altre stagioni, nel mare che cinge le isolette del gruppo di Dahlac 1, e si esercita eziandio, ma con minore regolarità, nei dintorni di Massaua 2, nei paraggi di Loheia (costa d’Arabia) e presso l’isola di Hassan, rimpetto a Cosseir. In quest’ultima località si raccolgono perle, a quanto ne riferisce il Klunsinger, dai beduini di Gueh e Safadje, e la pesca dura dal principio della state fino ad autunno innoltrato. Recate le ostriche sulla costa, essi le lasciano macerare al sole e ne traggono poi le perle quando le parti molli dei molluschi sono distrutte. Il governo egiziano percepisce un’imposta dell’8 per cento sul valore delle perle introdotte in Cosseir 3. In complesso ritengo che in lutto il Mar Rosso non vi sieno più di cento barche impiegate in questa industria; numero assai ristretto di fronte a quello delle navi che vi attendono attorno a Ceylan e nel Golfo Persico. In questo

  1. Presso le isole denominate: Entassenò, Asbab, Abaharò, Elistihò, Tohul-Abbas, Cattari, Tanan, Ahualì, secondo il nachuda Abu-Baker.
  2. Ad Agermarkab e ad Horgugussum.
  3. Dott. C. B. Klunsinger, Ueber den Fang und die Anwendung der Fische und inderer Meeresgeschöpfe im Rothen Meere; Berlino, 1871.