Pagina:Istituzioni di diritto romano.djvu/85

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82 introduzione

figli, e di tutte le persone più eminenti dello Stato. Volle che i Senatori fossero seicento; essi dovevano avere compiuto il ventesimoquinto anno, e possedere un milione e duecento mila sesterzj. Nei primi tempi di questo periodo, il Senato pronunziava un giudizio sull’Imperatore che veniva a morire, ratificando o annullando i suoi atti; la ratifica più compendiosa ed insieme più onorevole, consisteva nel decretare che l’Imperatore defunto (e talora fu fatto anche per l’Imperatore vivente) fosse annoverato fra gli Dei, cioè nel decretargli l’Apoteosi, denominandolo Divus. Ma anche in questo, il Senato dipendeva dalla volontà dell’Imperatore succeduto al defunto, come dall’arbitrio di costui, si può dire che dipendesse il consiglio e la partecipazione del Senato nei pubblici affari.

§. 128. Nominalmente restavano gli antichi magistratus populi Romani, designati dal principe, approvati dal Popolo o dal Senato; le attribuzioni dei quali erano ridotte a vane forme, essendo in realtà passate nell’Imperatore.

a) I Consoli esempigrazia, capi un tempo dello Stato, rivestono un ufficio sempre onorevole, ma non fanno che presiedere al Senato; sono nominati di due mesi in due mesi; il loro ufficio ha cessato di essere annuo, affinchè molte persone possano aspirare a questa dignità. Il nome della prima coppia di Consoli serve tuttora a designare l’anno; gli altri chiamansi Consules suffecti o honorarii. La loro giurisdizione si limita a presiedere alle emancipazioni, alle manomissioni, e ad altri atti solenni consimili.

b) All’opposto, i Pretori in conseguenza delle loro ingerenze nell’amministrazione della giustizia, non ebbero a soffrire modificazioni essenziali nelle pristine attribuzioni; variò il loro numero più volte, e sotto Tiberio furono sedici; i più importanti furono però, sempre il Pretore Urbano ed il Peregrino; vennero pure istituiti dei Pretori speciali per i fedecommessi, per le tutele, e per le liti fra il fisco, ed i privati.

c) I Censori furono eletti per qualche tempo ancora, sebbene interrottamente; il Principe poi, fu sempre uno dei Cen-