Pagina:Jules Verne - Viaggio al centro della Terra, Milano, Treves, 1874.djvu/152

Da Wikisource.
144 viaggio al centro della terra

intorno a noi cerchi concentrici; ho preso la mia carabina, ma quale effetto può produrre una palla sulla scaglie onde i corpi di quegli animali sono coperti?

Lo spavento ci rende mutoli, eccoli che si accostano da una parte il coccodrillo, dall’altra il serpente; il resto del branco marino è sparito. Sto per far fuoco, ma Hans mi trattiene con un gesto.

I due mostri passano a cinquanta tese dalla zattera, si precipitano l’uno sull’altro e il furore impedisce loro di vederci. S’impegna una lotta a cento tese da noi; vediamo distintamente i due mostri alle prese. Ma parmi che ora gli altri animali vengono a prender parte alla lotta; il porco-marino, la balena, la lucertola, la tartaruga.

Io li intravedo ad ogni istante, li mostro all’Islandese, ma costui tentenna negativamente il capo.

«Tva, dice egli.

— Come! due? egli pretende che sono due animali...

— Ed ha ragione! esclama mio zio, il quale non ha lasciato un istante il cannocchiale.

— Questo poi!

— Sì, il primo di questi mostri ha il muso d’un porco-marino, la testa d’una lucertola, i denti d’un coccodrillo, ed ecco ciò che ci ha ingannati. È il più spaventevole dei rettili antidiluviani, l’ictiosauro.

— E l’altro?

— L’altro è un serpente nascosto entro il guscio d’una tartaruga, il terribile nemico del primo, il plesiosauro.»

Hans ha detto il vero, due mostri soltanto turbano in tal guisa la superficie del mare, e mi stanno innanzi due rettili degli oceani primitivi. Vedo l’occhio sanguigno dell’ictiosauro, grosso come la testa d’un uomo. La natura lo ha dotato d’un apparecchio ottico estremamente potente, capace di resistere alle pressioni degli strati d’acqua della profondità in cui abita. Fu giustamente detto la balena dei Sauriani poichè ne ha la rapidità e il volume. Questo che noi vediamo non misura meno di cento piedi ed io posso giudicare della sua grandezza quando drizza sopra i flutti le pinne verticali della coda. La sua mascella è enorme e secondo i naturalisti non ha meno di centottantadue denti.

Il plesiosauro, serpente dal tronco cilindrico, dalla coda corta, ha le zampe disposte in forma di remi. Il suo corpo è interamente rivestito d’un guscio e il suo collo